E’ deciso: avrete anche voi un sito web. Ma come chiamarlo?
Il primo nodo da sciogliere quando si decide di dotare la propria azienda di un sito, è la scelta del nome di dominio, cioè di quel che comparirà dopo “www”. Per prima cosa: come faccio a sapere se un nome è già stato registrato? In questo ci aiutano i mantainer: trattandosi della loro principale attività, praticamente tutti offrono un servizio di consultazione dei registri già nella home page, come per esempio fa Aruba: scrivendo il nome scelto e selezionando l’estensione (es. .it oppure .com), non solo uscirà l’eventuale disponibilità del nome di dominio, ma anche le disponibilità con altre estensioni o di versioni simili che potreste essere interessati a registrare. Da lì vi sarà anche possibile effettuare la registrazione vera e propria, se lo desiderate.
Tornando al nome di dominio, vediamo come sceglierlo, aiutandoci con qualche esempio:
- Voi proprio voi: calzaturificiorossi.it oppure rossicalzature.it sono un’ottima scelta: definiscono esattamente chi siete e cosa fate; se sono occupati, potete aggiungere la località, calzaturificiorossimilano.it; alcuni scelgono di aggiungere la forma societaria, ma è più difficile che gli utenti la conoscano o la ricordino correttamente e, se il nome è diffuso, il rischio è che finiscano sul sito della concorrenza!
- Niente trucchi: se state scegliendo il nome per il sito principale della società, evitate scarpedauomo.it, perché diventerà inadeguato nel momento in cui l’azienda deciderà di produrre anche una linea di scarpe da donna. Potrebbe invece essere utile registrarlo se il fine è di lanciare una nuova linea, creando un sito apposito esterno al sito istituzionale.
- Registrate più varianti: hotelrosaazzurra.it ma anche hotelrosazzurra.it; uno sarà utilizzato e l’altro reindirizzato: in questo modo sarete sicuri di essere raggiunti comunque lo scriva il navigatore.
- L’estensione giusta: le estensioni più usate sono .it (nomi di dominio italiani) oppure .com (nomi di dominio commerciali) e state pur sicuri che un utente che vi vuole raggiungere tenterà l’uno o l’altro, quindi meglio evitare di scegliere come dominio principale estensioni inadatte come un .es (Spagna) o un .org (organizzazione a scopo non di lucro) etc. solo per avere il nome che avete deciso, perché non se li ricorda nessuno.
- Sfruttate la memoria: molti pensano che il nome di dominio sia l’unico elemento che consente di essere trovati sui motori di ricerca e per questo cercano di infilarci a forza qualche termine molto diffuso, per avere più chances, ma non è così: hanno molta più rilevanza i contenuti, sotto questo aspetto. Il nome dell’azienda e quindi del dominio invece può caratterizzarvi: se la vostra azienda agricola sorge ai piedi delle Dolomiti, di fianco a una vecchia miniera, chiamatela “Fattoria Vecchia Miniera” anziché “Fattoria Dolomiti”, perché è probabile che chi vede la vostra pubblicità da qualche parte si ricordi la peculiarità della miniera, mentre vi confonda se deve trovarvi tra mille altri “qualcosa Dolomiti” con attività simile.
- Fatelo facile: non fatevi tentare da lettere poco usate nel nostro alfabeto o pasticci linguistici arzigogolati. Perché? Provate a dettare info@winterbeautyshop.com a vostra nonna al telefono e poi ne riparliamo
- Spazi, trattini & co.: se non indispensabili, tralasciate puntini, trattini e cose simili; gli utenti se li dimenticano e, come in altri casi, il rischio è che finiscano alla concorrenza… e non è sicuramente quello che volete!
Con questi pochi accorgimenti, sceglierete il nome di dominio perfetto